Non necessariamente "risparmiare" si traduce in una più razionale gestione del denaro. Nel caso dei Vigili del Fuoco la spending review rischia di diventare un paradosso di maggiori sprechi finanziari.
Non c’è nulla da dire, la spending review sta facendo arrabbiare tutti, anche le Forze dell’ordine e anche i Vigili del Fuoco che vedono, in questo provvedimento, una enorme limitazione alla loro operatività. E Antonio Brizzi, segretario generale del CONAPO, il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, a seguito di un incontro con il Ministro dell’Interno, non esclude azioni di protesta.
Vigili del Fuoco e spending review sono quindi un binomio esplosivo, come del resto è esplosiva la situazione generale delle nostre forze armate, alle prese con riorganizzazioni forzate e prospettivi di riduzione del personale.
Il sindacato CONAPO ritiene necessario non ridurre la presenza dell’organico, provvedimento che renderebbe meno sicuri i cittadini per primi oltre che il territorio. Ma motivo di scontento è anche la paventata dipendenza funzionale dei Vigili del Fuoco ai prefetti. Un eccessiva sudditanza dalla burocrazia renderebbe i Vigili del Fuoco privi della necessaria autonomia dirigenziale e operativa. Tutto ciò per garantire la sicurezza ma anche una migliore qualità del soccorso. Secondo il CONAPO Vigili del Fuoco e spending review significa buttare via, ogni anno, circa cento milioni di euro per far lavorare personale precario a discapito di investimenti per assumere un organico di veri professionisti. Secondo il sindacato, ma non solo, questo tipo di precariato, oltre che uno spreco di denaro, si traduce in riduzione di efficienza e irrazionale riduzione di opportunità lavorative.
Da un articolo di grnet.it citiamo letteralmente una dichiarazione proprio di Brizzi: “Ogni giorno nei Vigili del Fuoco abbiamo circa 4000 precari che sopperiscono alle carenze di organico per una spesa complessiva che negli ultimi anni ha superato i 110 milioni di euro annui. Con la stessa cifra riteniamo possibili assumere stabilmente oltre 3000 Vigili del Fuoco con il risultato di professionalizzare il corpo, creare maggiore sicurezza per i cittadini, ma anche dare occupazione in un momento così delicato per il paese, il tutto ad oneri invariati, ovvero senza spendere un euro in più”
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