Mentre il Governo difende a gran voce le sue proposte di riforma della Pubblica Amminsitrazione, a Roma una grande manifestazione dei dipendenti pubblici mette in luce un grosso malcontento
Diecimila in Piazza
Da una parte il Governo parla di una riforma che dovrebbe far ripartire il turn over nella Pubblica Amministrazione, portare nuove assunzioni, nuovi concorsi; dall’altra la Capitale ha visto una grossa manifestazione dei suoi dipendenti pubblici. Diecimila persone che hanno manifestato per difendere salari e diritti per poter continuare a garantire i servizi ai cittadini. Il traffico è andato in tilt per uno sciopero che, riunendo le sigle confederali, pare abbia visto un’adesione prossima all’80%. Fulcro del malcontento la questione del salario accessorio dei dipendenti pubblici.
Cosa dice il sindaco
Il sindaco della Capitale, Ignazio Marino, è stato duramente contestato al suo arrivo in Piazza e si è, ovviamente, dichiarato critico nei confronti dei sindacati; colpevoli a suo dire di non fare l’interesse dei lavoratori pubblici. Il sindaco sostiene di avere fatto da sempre della questione salari, un punto fermo della sua opera. Di avere sempre combattuto per tagliare i salari alti e aumentare quelli bassi. Si dice critico nei confronti dei sindacati che non sarebbero disposti a sedersi ad un tavolo di trattative con Roma Capitale.
Cosa dicono i sindacati
I sindacati hanno parlato addirittura di “rivoluzione capitolina” lasciando quasi intendere che questa sia solo la prima di una serie di azioni. A partire da alcune proposte nate dalle denunce proprio di alcuni dipendenti pubblici rispetto a sprechi e corruzione. I sindacati vogliono in realtà farsi portavoce dell’esigenza di una pubblica amministrazione trasparente che passi anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini. Il segretario di Fp-Cgil Roma e Lazio ha chiesto al sindaco un tavolo di lavoro per discutere anche di un piano formativo e, soprattutto di nuove assunzioni.
Insomma anche il mondo della Pubblica Amministrazione sembra essere in fermento. E pensiamo sia importante da dire su un sito come il nostro che si occupa di concorsi pubblici.
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