Panoramica storica
Facciamo un breve accenno alla storia di questo termine “ufficiale”. Parola che, in Italia, arriva addirittura nel 1500 con altri termini e che, nel 1800, diventa a tutti gli effetti Ufficiale. Deriva comunque dalla parola francese “officier” e indica, fin dalle origini, una persona che ha la responsabilità di un pubblico ufficio.
Possiamo dire che questa categoria, all’interno dell’Esercito Italiano che è quello che stiamo considerando, si suddivide in altre tre categorie:
– ufficiali inferiori
– ufficiali superiori
– ufficiali generali
Ma la complessità di questa struttura è ulteriormente data dal fatto che ogni categoria ha, al suo interno, altre gerarchie.
Ufficiali inferiori
Le figure che appartengono a questa categoria sono:
– sottotenenti
– tenenti
– capitani
Il gradi di tenente è una figura che nasce attorno al 1700 legata, fondamentalmente, all’evolversi delle tecniche di combattimento e ad una via via maggior complessità organizzativa che introduce la necessità e il concetto di “comando”. Per dire meglio, la complessità crescente rende necessario e articolato il concetto di comando e di figure che si assumano tale responsabilità in luogo del “Capitano”
Il capitano è, quasi certamente, il grado di più antica tradizione e vita un po’ in tutti gli eserciti e non solo nell’Esercito Italiano. Il grado di capitano era presente, in Francia, addirittura nel 1355 e, in Italia, comincia ad indicare il comandante di una compagnia di soldati attorno al 1566.
Sono comunque figure che indicano ruoli che, se paragonati all’organigramma di un’azienda, rivestono mansioni che potrebbero essere definite manageriali e decisionali. Volendo dare una classificazione e gerarchia agli ufficiali inferiori potremmo indicare:
– sottotenente
– tenente
– tenente comandante di reparto
– capitano
– 1° capitano
– capitano con incarichi di grado superiore
Ufficiali superiori
Gli ufficiali superiori si distinguono in:
– maggiore
– tenente colonnello
– colonnello
Nell’Esercito Italiano questo grado deriva, in qualche modo, dal capitano in quanto ufficiale inferiore di maggiore anzianità all’interno del reparto. Sostanzialmente significa che “maggiore” era la qualifica o l’aggettivo che si dava al capitano più anziano di tutta l’unità. Con il tempo questa qualifica ha assunto una sorta di autonomia propria divenendo un grado a sé a tutti gli effetti. Così, nell’Esercito Italiano può arrivare a comandare un battaglione
Il tenente colonnello è un grado che deve la sua nascita dal complesso riordinamento dei reggimenti che sono via via passati da diversi numeri di compagnie a battaglioni che contenevano altre compagnie. Questa complessa struttura rese necessaria una figura di Ufficiale Superiore che, in qualche modo, duplicasse e integrasse il Colonnello. Dopo alcune modifiche il grado di tenente colonnello nell’Esercito Italiano indica una figura di comando di battaglione. Il grado di colonnello si è, praticamente da sempre, identificato con una figura di comando di un reggimento. È uno dei gradi presenti da sempre nella gerarchia del nostro esercito.
Ufficiali generali
Gli Ufficiali Generali sono praticamente i dirigenti. La loro suddivisione comprende:
– generale di brigata
– generale di divisione
– generale di Corpo d’Armata
Questi gradi sono passati attraverso alcune modifiche come quella del 1997 che introdusse una ridenominazione del tipo:
– brigadier generale
– maggior generale
– tenente generale
Poi, esattamente nel 2004, si è tornati alla suddivisione indicata prima. La seconda modifica ha continuato a riguardare solo gli ufficiali generali provenienti dai corpi logistici.
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