Il 30 aprile scorso è stata presentata una proposta di riforma della Pubblica Amministrazione. Capire cosa potrebbe cambiare può servire anche per valutare che impatto può esserci su concorsi pubblici
Discussione ancora aperta
Quella che è stata presentata il 30 aprile scorso è una proposta e non un disegno di legge. proposta che rimarrà aperta alla discussione pubblica ancora per qualche settimana. Solo il 13 giugno il governo prenderà decisioni “definitive”. In teoria ciò che sta alla base di questa proposta di riforma vorrebbe focalizzarsi su tre punti cardine:
– innovazione
– riduzione netta degli sprechi
– valorizzazione dei lavoratori e creazione di nuovi posti di lavoro
Vediamo alcune di queste riforme della Pubblica Amministrazione per capire anche quale “scossa” potrebbero dare ai concorsi pubblici.
Personale della Pubblica Amministrazione
Qui le proposte di riforma sono davvero tante. Partiamo da quella che riguarda l’abrogazione della regola del “trattenimento in servizio” che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe da sola creare oltre 10mila nuovi posti di lavoro. Si tratta di capire come questi posti arriveranno: se da nuovi concorsi pubblici o scorrimento di graduatorie. A tal proposito è stata fatta anche una proposta proprio per sbloccare il turn over e agevolare il part time. proposta anche la modifica dei regolamenti riguardo la mobilità. Si passa anche a considerare la possibilità che, al personale in esubero, possano venire affidati incarichi simili. Molto importante, questo davvero molto per il bando di nuovi concorsi pubblici, una maggiore flessibilità per le assunzioni nei comuni che, pur dovendo rispettare i limiti di spesa, dovrebbero essere liberi di decidere modalità di assunzione. Tra le riforme proposte anche l’eliminazione delle fasce per i dirigenti che, avrebbero così, una classificazione in un unico ruolo.
Eliminazione degli sprechi
Il governo ci ha tenuto a sottolineare come questo capitolo della proposta di riforma della Pubblica Amministrazione non sia assolutamente focalizzato su tagli al personale. A chi sostiene che la Pubblica Amministrazione sia sovradimensionata in termini di forza lavoro, vengono contrapposti dati secondo cui in realtà il rapporto tra lavoratori PA e numero di cittadini sia, per esempio, minore a quello esistente in Francia e Inghilterra. Eliminare gli sprechi della Pubblica Amministrazione vuole quindi essere più che un taglio una forma di razionalizzazione. A tal proposito si è proposta una unica centrale che si occupi delle spese per le forze di polizia e l’accorpamento di ACI, PRA e Motorizzazione. Si è proposta anche una unica e sola Scuola Nazionale di Amministrazione e un accorpamento delle sovrintendenze.
Innovazione
Innovazione forse per l’Italia ma, dobbiamo ammetterlo, cosa già attuale in molti paesi: un maggiore utilizzo dell’informatica per facilitare la vita del cittadino e per ridurre di molto i costi. A tal fine si è parlato del “pin del cittadino” numero unico per usufruire di molti servizi. Innovazione e informatica che vogliono andare ad incidere anche sull’argomento trasparenza: si vuole infatti rendere pubblici i dati e le informazioni riguardanti i modi con cui le amministrazioni spendono i soldi.
Aspettiamo il prossimo 13 giugno per vedere quali integrazioni o modifiche ci saranno a queste proposte per capire davvero come cambierà la Pubblica Amministrazione e, conseguentemente, anche qualcosa nel mondo dei concorsi pubblici.
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GIUSEPPE -
Buonpomeriggio mi chiamo giuseppe pintaldi ho 47 anni, vorrei sapere se gli ultra quarant’enni potranno essere assunti nela polizia di stato, grazie