Quello della lotta alla pedofilia on line è uno degli ambiti di intervento più delicati e difficili tra quelli di cui si occupa la Polizia Postale. Un lavoro complesso fatto di ottima preparazione investigativa, psicologica e tecnologica
È uno dei crimini più odiosi e riprovevoli che si possano immaginare; ma è anche uno degli ambiti in cui la nostra Polizia Postale è maggiormente impegnata, con attenzione e competenze sempre crescenti. La rete e la sua inarrestabile diffusione, la relativa facilità di accesso e uso se, da una parte, ha abolito le barriere nella comunicazione, dall’altra ha anche portato con sé usi criminosi da parte di persone senza scrupoli. L’uso dei social network ha dato, purtroppo, nuove opportunità a pedofili di tutto il mondo che, approfittando di questi mezzi, agganciano ragazzini e bambini, o si scambiano informazioni su dove reperire materiale pedo-pornografico.
Questi criminali sono ancora più subdoli perché sanno usare molto bene le modalità comunicative della rete e i linguaggi usati dai più giovani. Sembrano essere grandi e profondi conoscitori del mondo infantile avvantaggiandosi così nel carpire la fiducia di ragazzini e bambini. Un lavoro non facile quello della Polizia Postale nella lotta alla pedofilia. Gli uomini e le donne che vi lavorano devono essere in grado di decifrare le diverse personalità criminali, le modalità di approccio e la sottile tecnica comunicativa. Importante per il lavoro della Polizia Postale è la casistica elaborata e costantemente monitorizzata dalle unità di Analisi dei Crimini Informatici e dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedofilia on line.
Da alcuni studi è emerso come sia aumentato il numero di minori che usano proprio le pagine dei diversi social network per “giocare”, forse senza neanche rendersene pienamente conto, in maniera ambigua. Questa è la nuova drammatica tendenza e questo è uno degli ambiti di prevenzione su cui la Polizia Postale è maggiormente impegnata nella sua lotta alla pedofilia. E proprio per questa sempre più complessa modalità di interrelazione tra vittima e criminale, gli uomini e le donne della Polizia Postale incrementano costantemente le loro competenze informatiche ma non solo. Non dimentichiamo che la Polizia Postale ha anche una funzione investigativa che, in questo caso, a volte significa doversi fingere pedofili per infiltrarsi in questa rete criminale. Questo significa quindi essere costantemente aggiornati anche in tecniche investigativi ma anche in nozioni di psicologia.
Un lavoro delicato, difficile e fondamentale che si avvale di una ottima coordinazione anche con polizie straniere e che ha assicurato, in anni di attività, che oltre 3500 persone fossero scoperte e condannate.
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