Polizia Penitenziaria
Quello della Polizia Penitenziaria è un corpo unico e speciale, visti i compiti che deve assolvere. Vediamo la sua organizzazione, la sua storia e la struttura del concorso per diventare Agente
Ed eccoci a parlare della Polizia Penitenziaria che rappresenta una delle forze dell’ordine del nostro paese e dipende dal Ministero della Giustizia attraverso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Anche la Polizia Penitenziaria è definita una forza civile ma militarmente organizzata.
Essa ha compiti di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza oltre a quello specifico di controllo e gestione della popolazione carceraria. Ma la Polizia Penitenziaria può anche svolgere compiti di polizia stradale.
Anche questo corpo ha una storia lunga che risale al 1817 quando si chiamava corpo delle Regie Patenti. È solo attorno al 1870 che nasce il Corpo degli Agenti di Custodia la cui amministrazione passa dal Ministero dell’Interno a quello della Giustizia. Nel corso degli anni i ruoli e i compiti della Polizia Penitenziaria sono andati ad arricchirsi sempre di più, facendo di questo corpo qualcosa di davvero speciale e unico. Nel 2007 è stato anche creato un Nucleo Investigativo Centrale, un servizio di Polizia Giudiziaria competente sui reati commessi in ambiente carcerario.
Funzioni delicate e importantissime quelle della Polizia Penitenziaria che deve essere in grado di garantire l’ordine e la sicurezza all’interno delle carceri, ma anche il regolare trasferimento di detenuti da un carcere all’altro o da un carcere al tribunale in occasione delle udienze e dei processi. Il ruolo della Polizia Penitenziaria però non è solo di controllo ma anche di affiancamento nelle attività attraverso cui si cerca di ottenere un reinserimento sociale dei detenuti. Nel 1997 viene poi creato il GOM, cioè il Gruppo Operativo Mobile con il delicato compito di mantenere l’ordine all’interno delle carceri nel caso di sommosse o gravi situazioni di disordine.
La Polizia Penitenziaria è strutturata in diversi servizi e specialità che hanno un unico coordinamento nel Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Tra i servizi troviamo, per esempio, il servizio navale, il servizio traduzione e piantonamento, il servizio telecomunicazioni, il nucleo operativo regionale e il nucleo investigativo centrale, tanto per citarne alcuni. Tra le specialità, invece, ben dieci ci sono l’informatico, il matricolista, l’addetto ai detenuti minorenni, l’armaiolo, l’istruttore di tiro, il tiratore scelto, l’elicotterista, il sommozzatore, il conduttore cinofilo antidroga e l’istruttore cinofilo. Ultimamente vi sono alcune discussioni, anche piuttosto accese, rispetto al ruolo di informatico che l’amministrazione vorrebbe riorganizzare trasferendolo al comparto ministeri. Alcuni di questi servizi non sono pienamente operativi.
Anche per la Polizia Penitenziaria la formazione, vista la delicatezza del ruolo, ha un’importanza primaria. Vi è un ufficio apposito, l’Ufficio Formazione che si occupa proprio di coordinare e organizzare tutte le attività formative del corpo e i programmi di aggiornamento e specializzazione per tutti i ruoli. Questo ufficio lavora in stretta collaborazione con università o enti e svolge la sua azione formativa sia presso le nove scuole della Polizia Penitenziaria o direttamente all’interno delle carceri. Per la formazione e l’aggiornamento continuo dei dirigenti e dei quadri direttivi del corpo vi è l’Istituto Superiore di Studi Penitenziari. Si tratta di un istituto che ha come missione la formazione e la ricerca per garantire un continuo aggiornamento tecnico e professionale dei dirigenti, che tenga conto della delicatezza e della specificità di un lavoro come quello della Polizia Penitenziaria.
Il primo passo per entrare nella Polizia Penitenziaria è partecipare e vincere il relativo concorso per Agenti. Tutti i requisiti per sapere chi può parteciparvi sono riportati, sempre, in maniera approfondita nel bando che viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. All’interno del bando sono presentati anche tutti i motivi che costituiscono ostacolo alla partecipazione al concorso. Ricordiamo che è onere del candidato leggere attentamente tutto quanto riportato nel bando.
Il concorso si svolge in più fasi che comprendono una prova scritta, una visita medica, una serie di prove attitudinali. La prova scritta consiste in un questionario che può essere a risposta multipla e ha per oggetto le materie che sono trattate nella scuola dell’obbligo. Il punteggio minimo per poter considerare superata questa prova è sei decimi. La visita medica si basa su un esame clinico generale e richiede, ovviamente, il superamento di alcuni requisiti legati anche all’apparato visivo, uditivo e dentario. Il candidato, nel caso ritenga di essere stato dichiarato ingiustamente non idoneo può fare ricorso entro trenta giorni. Se il ricorso viene accolto sarà sottoposto ad una seconda visita medica che ha carattere definitivo.
La prova attitudinale,basata su domande e colloqui serve per valutare l’intelligenza del candidato, i tratti principali del suo carattere e la sua capacità di dimostrare equilibrio emotivo; tutte cose estremamente importanti per chi aspiri a lavorare in un corpo come quello della Polizia Penitenziaria. Superate queste fasi viene stilata una graduatoria solo per gli idonei e che comprende vari parametri come il punteggio, i titoli del candidato, la valutazione del servizio svolto come VFP1, titoli di studio etc.
Chi vince il concorso viene nominato allievo agente del corpo di Polizia Penitenziaria e inizia un percorso formativo annuale da seguire presso una delle scuole del corpo. Al termine di questo periodo sono previsti degli esami superati i quali gli allievi vengono nominati Agenti e assegnati ai diversi istituti appartenenti all’Amministrazione Penitenziaria. È importante sapere che il corso annuale è diviso in due semestri: se si supera il primo semestre si viene nominati Agenti in prova e ammessi al secondo semestre.
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vincenzo Nicolardi -
Buonasera, sono interessato a ricevere notizie sui nuovi concorsi di Polizia Penitenziaria femminile.
L’occasione e gradita per porgere distinti saluti.
f.to Vincenzo Nicolardi
Alessio Onorati -
Buon Giorno sarei interessato ad avere Notizie sugli Arruolamenti nella Polizia Penitenziaria .Distinti saluti Alessio Onorati