La Polizia di Stato è davvero in grado di offrire un'operatività a tutto tondo. Anche le acque territoriali, grazie alla Polizia del mare, sono costantemente monitorate e controllate.
Il territorio su cui la Polizia di Stato garantisce il controllo non è solo quello terrestre: grazie alla Polizia del Mare controllo e prevenzione del crimine riguardano anche le coste, il mare, i fiumi e i laghi. Operativamente queste volanti nautiche dipendono dalle rispettive questure e si occupano anche di sicurezza della navigazione e soccorso. Il personale della Polizia del Mare riceve un addestramento e una continua formazione al Centro Nautico e Sommozzatori di La Spezia. Il centro può contare su un team di una trentina di sommozzatori le cui competenze toccano i settori:
tecnico iperbarico
manovratore di corda
alpinista
fotografo navale subacqueo
Le squadre nautiche della Polizia del mare sono più di 40 e dal punto di vista dell’organico sono dipendenti dalla direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni. La Polizia del mare svolge attività di prevenzione e controllo come da compito istituzionale della Polizia di Stato. La Polizia di Stato per questo tipo di controllo marino ha quello che viene chiamato dispositivo costiero diviso in provinciale e interprovinciale. Il primo, coordinato dalle questure viene effettuato grazie a motovedette, battelli pneumatici e unità lagunari e fluviali. Il dispositivo interprovinciale dispone di motovedette d’altura e svolgono un lavoro pianificato dal Dipartimento. L’organico della Polizia del mare può contare su più di 500 unità, 37 modovedette d’altura e 54 motovedette costiere.
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