Una delle specialità più conosciute e più impiegate nelle missioni che hanno visto coinvolto l'Esercito Italiano. Un lungo e duro addestramento crea un reparto altamente qualificato e in grado di intervenire nelle situazioni più difficili.
Quella dei Paracadutisti è tra le specialità più conosciute dell’Esercito Italiano e dalla lunga storia: nascono infatti con l’avvicinarsi della II Guerra Mondiale.
Uno degli atti con cui si comincerà a dare maggiore importanza e organizzazione a questa specialità fu la creazione della Scuola di Tarquinia. La loro storia prende particolare definizione e fama con alcune operazioni nell’Africa Settentrionale che vedono la Folgore meritarsi l’ammirazione dello stesso Winston Churchill. In quegli anni nasce un’altra scuola a Viterbo e un’altra Divisione di Paracadutisti chiamata Nembo che sarà protagonista di molte importante azioni contro le truppe tedesche.
Diventare ufficiale dei Paracadutisti comporta la partecipazione ai concorsi per entrare all’Accademia Militare mentre per diventare Marescialli è necessario partecipare al concorso per Allievi Marescialli alla Scuola Sottufficiali di Viterbo. I Paracadutisti di truppa vengono arruolati attraverso i concorsi per VFP, quando ci sono.
Diventare Paracadutista non è impresa da poco e presuppone un addestramento con una permanenza nei reparti di più di un anno; motivo per cui l’iter per divenire Paracadutista Militare è quello di essere militari in servizio almeno VFP4: è in questo periodo che si può fare domanda per il corso. Si incontrano, a quel punto, alcune prove di selezione che comprendono prove fisiche al cui superamento fa seguito un corso della durata di 40 giorni a conclusione del quale vengono effettuati lanci per conseguire il brevetto. Il Centro Addestramento dei Paracadutisti, di stanza a Pisa, è il centro che rilascia le qualifiche oltre che sede del Centro Sanitario Aviotruppe e del Centro Sportivo dell’Esercito.
Molte sono le missioni a cui hanno partecipato i Paracadutisti, tra cui la Libano 2 che li vide impegnati per diciotto mesi con compiti di presidio; nel 1991 inizia la missione nel Kurdstan, durante la quale 1000 paracadutisti per tre mesi controllarono il territorio attorno a Baghdad; i paracadutisti furono coinvolti anche in Ruanda con l’operazione Ippocampo. La Brigata Paracadutisti Folgore è comunque l’unica ad aver partecipato ad ogni missione che ha visto impegnato l’Esercito.
Articoli Correlati
Filippo -
come si fà a partecipare???