Non manca molto al rientro della nave Zeffiro della Marina Militare italiana che, a fine maggio è salpata da Taranto per partecipare alla missione multinazionale antipirateria Atlanta
Le operazioni
Si è trattato di un’operazione vasta e articolata che ha messo insieme oltre 2000 ore di navigazione, circa 124 ore di volo e 23000 miglia macinate. Il risultato di questa missione si è tradotto, al momento, in un vero successo: la riduzione considerevole degli attacchi contro i vari mercantili che incrociano le acque del Corno d’Africa.
I risultati
Come spiegato dal Capitano di fregata Marco Antoniazzi, il numero di assalti, che nel 2011 erano stati 176, sono scesi a 34 nel 2012 e, dall’inizio dell’anno se ne sono registrati solo 3. Risultati più che positivi e raggiunti grazie alla sinergia di più elementi quali la fondamentale presenza degli uomini delle varie marine militari, e un maggiore impegno della politica internazionale al fine di contrastare questo fenomeno rischioso in termini di vite umane e di sicurezza della navigazione commerciale.
Mezzi e uomini
L’operazione ha visto coinvolta non solo la nostra fregata Zeffiro ma anche navi di Olanda, Spagna e Grecia che hanno dovuto controllare una zona vastissima compresa tra il Corno d’Africa, il Golfo di Aden spingendosi fino alle Seychelles. Sulla nostra nave ci sono 215 uomini e 14 donne che rappresentano alcune delle eccellenze della nostra Marina Militare, in termini di professionalità e addestramento. Sulla nave operano anche uomini del San Marco, il meglio in termini di sicurezza nelle fasi di avvicinamento ai barconi sospetti.
Attività svolte
Molte sono le attività di cui gli equipaggi sono responsabili. Si va dalle operazioni di scorta a quelle di sorveglianza e pattugliamento e di collaborazione con le Marine e le Guardie Costiere dei singoli paesi le cui coste si affacciano sui mari teatro dell’operazione. L’ultima tappa per lo Zeffiro sarà Gibuti, il sei ottobre, dove verrà sostituita dal Libeccio. Fonte grnet.it
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