Quadro generale
I concorsi pubblici, si sa, per qualunque amministrazione pubblica siano banditi, richiedono alcune fasi. La più ovvia è il superamento del relativo concorso. Concorso a cui si accede se si se è in possesso, di volta in volta, di determinati requisiti. Spessissimo, tra questi requisiti, vi sono dei limiti di età. Chi segue questo sito sa che questi limiti di età si applicano, in modo particolare, per i concorsi relativi a:
- Polizia di Stato
- Carabinieri
- Vigili del Fuoco
- Polizia Penitenziaria
Spesso si leggono e si ascoltano lamentele da parte di chi, in un certo senso legittimamente, si chiedono se questi limiti di età dei concorsi pubblici siano legittimi o corretti. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
La legge
Purtroppo, o per fortuna, in Italia c’è una legge che è un po’ considerata il caposaldo delle norme sui limiti di età nei concorsi pubblici, che è la Legge Bassanini. Questa legge, attenzione, dice che nei concorsi pubblici di tutte le PA non vi sono restrizioni legate ai limiti di età, fatto salvo però deroghe rese necessarie dagli specifici regolamenti delle stesse PA. Cosa significa? Tutto e il contrario di tutto, potreste pensare. In realtà significa che tali limiti sono legittimi se queste deroghe (e solo in questo caso) sono giustificate sia dal tipo di servizio oggetto del concorso, sia da oggettive (e dunque non arbitrarie) necessità della stessa PA che indice il concorso. Una legge dunque dunque che sostiene che, in generale, non vi siano limiti di età ma che sostiene anche che vi possano essere delle eccezioni. Ma queste eccezioni devono essere ben motivate. Del resto la legge italiana si comporta esattamente come il diritto dell’Unione Europea per quanto riguarda lo stesso argomento.
Cosa vuol dire in pratica
In pratica vuol dire una cosa molto semplice ma molto chiara e cioè che i limiti di età nei concorsi pubblici, quando ci sono, non possono essere il frutto dell’arbitrio della PA ma devono essere giustificate sostanzialmente da due cose:
- Tipologia di lavoro
- La necessità che venga fatto un periodo di lavoro/servizio ragionevole prima del pensionamento.
A tal proposito il sito La legge per tutti, ricorda l’interessante caso di un cittadino spagnolo (finito anche davanti alla Corte di Giustizia Europea) che fece ricorso contro un bando nelle Asturie fatto per arruolare agenti di polizia locale. Tale bando prevedeva, tra i requisiti, il limite di età di 30 anni. IL cittadino fece ricorso, e vinse, perché quel concorso prevedeva il superamento di prove fisiche che avrebbero, da sole, costituito un criterio per capire se anche candidati con età superiore potessero essere idonei. Dal momento che si trattava di prove fisiche decisamente impegnative. In quel caso, dunque, le prove fisiche sarebbero state sufficienti per selezionare i più idonei.
In Italia
In Italia i limiti di età per i concorsi pubblici riguardano soprattutto i concorsi per entrare nelle forze dell’ordine, come per esempio i vari limiti per i concorsi per allievi ufficiali dei Carabinieri, oppure allievi marescialli, o Polizia di Stato. I nostri lettori lo sanno bene. Sempre il sito che abbiamo citato prima ci ricorda cosa fecero i Tar rispetto ad un concorso uscito lo scorso anno e relativo a 320 posti per vice ispettori, con limite di età di 33 anni. Davanti ad alcune polemiche, proprio in base a quanto detto prima rispetto alle deroghe, i Tar hanno confermato come tale limite fosse legittimo proprio come requisito indispensabile per la tipologia di lavoro. Purtroppo, per tale motivo, molti dei ricorsi sono stati respinti.
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