Operazioni anfibie, controllo di postazioni sensibili, controllo della sicurezza dei mari: funzioni che vengono ristrutturate, anche in un'ottica di risparmio. nasce così la nuova Brigata Marina San marco
Momento di cambiamenti e di ristrutturazioni nelle Forze Armate e, sull’onda di questi mutamenti la Forza da Sbarco della Marina Militare entra a far parte della nuova Brigata Marina San Marco. Le esigenze che hanno portato a questa nuova entità sono quelle già delineate tre anni fa e rese indispensabili dalla necessaria razionalizzazione voluta dai recenti tagli.
Cosa succede dal punto di vista del numero di militari? Al momento non sono previsti aumenti di personale perché la “vecchia” Forza da Sbarco verrà organizzata in modo diverso affinché la specificità operativa di questo gruppo confluisca in nuove competenze come quelle che riguardano le installazioni: non più quindi solo le operazioni anfibie.
Tutto questo viene fatto per migliorare l’efficienza della marina Militare ma anche per andare incontro a esigenze di risparmio e, magari, la possibilità di utilizzare diversamente i soldi risparmiati. Quella che nasce è un entità che avrà le caratteristiche di un Comando formato da tre Reggimenti il cui compito, tra tanti, sarà anche quello di funzionare come supporto alle unità della Squadra Navale. Con questa trasformazione questo Comando andrà a far parte anche delle operazioni di antipirateria.
Dunque quello che è il Primo Reggimento San Marco aumenterà di molto la sua elasticità operativa; il Secondo Reggimento San Marco si specializzerà non solo sulle azioni di antipirateria di cui parlavamo prima, ma anche in quelle funzioni di controllo e ispezione sulle navi mercantili. Il Terzo Reggimento, infine, avrà nello specifico, il compito di Servizio di Difesa delle Installazioni.
Questa nuova Brigata avrà la sua sede a Brindisi, sarà diretta da un ammiraglio che sarà alle dipendenze di un Comandante in Capo di Squadra Navale. Il Comandante della Brigata avrà il controllo e la responsabilità dei reggimenti, del Quartier generale ma anche dei Mezzi da Sbarco.
Si tratta dunque di una ristrutturazione che non va a cancellare le storiche unità, ma ne integra le funzione perché siano più snelle e funzionali a quel progetto di riordino che la marina Militare ha già cominciato da un po’, tenendo conto anche delle nuove professionalità e miglioramenti formativi che il Corpo garantisce al suo personale
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