Il lavoro degli Ufficiali nella Marina Militare
Cosa vuol dire, professionalmente, fare il lavoro di Ufficiale nella Marina Militare? Quali mansioni e quali percorsi di carriera offre questa qualifica?
Il lavoro degli Ufficiali nella Marina Militare è qualcosa che richiede competenze costantemente aggiornate, oltre ad una notevole attitudine al comando. Ma è un lavoro impegnativo che deve tenere conto di molte variabili, non solo tecniche ma anche organizzative. L’abolizione della leva obbligatoria ha, in qualche modo, reso indispensabile una modifica quasi in senso manageriale di questo ruolo. Dagli ufficiali dipendono le truppe ma anche l’intera operatività del Corpo oltre che, soprattutto in situazioni estreme, la vita stessa del paese a cui si offre il proprio servizio. E proprio per questo e per il quadro geopolitico mondiale che cambia costantemente, la Marina si è adeguata sia dal punto di vista delle sempre più specifiche competenze richieste sia dal punto di vista dell’offerta formativa dell’Accademia Navale.
A dire il vero l’Accademia è, per su natura, attenta da sempre alla flessibilità necessaria per rispondere efficacemente alle mutate esigenze. Per questo, addirittura a partire dagli inizi del ‘900, quello che era l’ordinamento rivolto esclusivamente agli Ufficiali dello Stato Maggiore viene ampliato per dar vita ai corsi anche per Ufficiali di Complemento e Macchinisti. Successivamente anche questo corso viene abbandonato mentre nascono. quelli per i Corpi Tecnici del Genio e delle Armi Navali. Ma l’evoluzione continua con l’esordio di corsi di addestramento per gli Ufficiali delle Capitanerie di Porto e per gli Ufficiali Sanitari. Altre modifiche portano poi, nel 2003, all’istituzione del corso per Ufficiali in Ferma Prefissata. Giunti al termine del loro percorso formativo gli Ufficiali sono pronti per essere inviati alle Unità Navali o alle Scuole di Pilotaggio Aereo con una preparazione altamente qualificata e in grado di renderli operativi.
Ma come sono divisi gli Ufficiali? In base ai gradi che sono: Ufficiali Ammiragli, Ufficiali Superiori e Ufficiali Inferiori. Ma vis sono poi altre divisioni che tengono conto del corpo a cui si appartiene, della specializzazione che si ha all’interno di quel corpo. Queste specializzazioni possono essere acquisite anche in altri Istituti Militari, cioè non necessariamente appartenenti alla Marina. È fondamentale ricordare che, talvolta, queste specializzazioni possono essere ottenute solo facendo specifiche domande a cui seguono prove selettive severe per chi le ha fatte.
L’organizzazione e la divisione degli Ufficiali oltre che dai gradi e dalle specializzazioni è data anche da quello che viene definito lo status giuridico in base al quale vi sono gli Ufficiali in Servizio Permanente e gli Ufficiali Ausiliari che sono quelli di Complemento, quelli in ferma prefissata e quelli delle Forze di Complemento. Un esempio del lavoro degli Ufficiali della Marina Militare? Quello degli Ufficiali del Corpo del Commissariato. Essi, alla conclusione dell’Accademia che li vede laurearsi in giurisprudenza, saranno imbarcati su Unità Navali per un biennio che li vedrà investiti del ruolo di Ufficiali del Reparto Logistico e Amministrativo. Dopo ciò dovranno lavorare anche presso alcuni comandi a terra per arricchire il loro bagaglio professionale di ulteriori competenze e per frequentare altri corsi specialistici a cui si aggiunge un corso full immersion all’estero per imparare l’inglese.
Ma come si può evolvere questa carriera interessantissima? Per esempio nei comandi di terra possono esserci continui aumenti di responsabilità nell’ambito della gestione amministrativa e di programmazione finanziaria svolta collaborando con il Ministero dell’Economia. Oppure questi ufficiali possono essere inviati all’estero con incarichi di consulenza legale e di diritto internazionale. Dal punto di vista dei gradi quando gli Ufficiali diventano, per esempio, capitani di corvetta, devono frequentare altri corsi per acquisire altre impegnative responsabilità, fino a poter diventare capitani di vascello con ruoli dirigenziali. Da questo è abbastanza evidente quello che dicevamo all’inizio quando sottolineavamo come, oggi, gli ufficiali debbano avere una mentalità sempre più manageriale oltre che militare.
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