È appena terminata un impegnativa esercitazione a cui hanno partecipato i piloti dell'esercito che si preparano a partire per il Libano. Una due giorni di simulazioni estremamente realistiche
Molte fasi di questa operazione sono state condotte di notte, proprio per simulare condizioni operative ancora più difficili e per addestrare i piloti all’utilizzo della strumentazione per la visione notturna.
Per quanto riguarda altre fasi dell’ipotetico salvataggio, sono entrati in azione gli uomini del reparto incursori, che dopo essere sbarcati da altri elicotteri hanno dovuto simulare un pattugliamento in mare su alcuni gommoni, salvando poi altri compagni caduti in mare.

E niente viene lasciato al caso: affinché i soldati possano sopravvivere in acqua per diverse ore, gli elicotteri sono equipaggiati con indumenti di emergenza come una specie di minuscolo battello autogonfiabile. Questi uomini sono stati precedentemente addestrati all’apprendimento di tecniche di sopravvivenza durante un pesante periodo di formazione presso il Centro Aviazione dell’Esercito a Viterbo.
Queste esercitazioni sono la conferma dell’estrema professionalità del nostro esercito e della perfetta cura con cui si prepara alle sue missione all’estero. In questi casi davvero nulla viene lasciato al caso.
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