Forze Armate e Polizia chiedono sempre più insistentemente che vi sia consapevolezza e competenza in chi deve decidere del futuro di organizzazioni così specifiche come quelle della difesa
Ormai da molti mesi le Forze Armate e la Polizia stanno cercando di sensibilizzare la politica perché si assuma le sue responsabilità nella pesante situazione venutasi a creare a causa della crisi economica, dei tagli e di quella che, forse, è una poca consapevolezza della peculiarità del comparto difesa e polizia. E i diversi sindacati di categoria si fanno portavoce di istanze molto concrete: militari e poliziotti sono abituati a ragionare in termini molto concreti e non per formule.
E su questa linea si muovono due esempi molto concreti che indicano il disagio in cui si trovano le Forze Armate e di Polizia. Cominciamo con quanto denunciato da Eugenio Sarno, segretario della UILPA, sindacato di Polizia Penitenziaria, rispetto ad alcuni recenti casi di evasione dalle carceri italiane: due a Parma, due a Casal del Marmo e tre a Varese. Il sindacato ricorda come già da tempo avesse lanciato l’allarme su quali danni avrebbe causato la politica dei tagli e come questi allarmi si fondassero su preoccupazioni concrete. Secondo Sarno queste evasioni non possono non essere ricollegate ai tagli e alla conseguente riduzione del personale carcerario. La notizia, riportata anche dal testata on line Grnet.it, sottolinea il grande disagio in cui opera la Polizia Penitenziaria, espressa con queste parole dallo stesso Sarno: “Il sistema penitenziario è parte integrante del sistema sicurezza del Paese ed aver inciso ad indebolirlo non può non produrre questa serie di eventi negativi.”
Anche il Cocer dell’Aeronautica Militare ha fatto sentire la sua voce, particolarmente nei momenti immediatamente precedenti alle elezioni. In una nota il Cocer si fa portavoce dei militari chiedendosi, e chiedendo alla politica e ai futuri rappresentanti eletti, cosa intendano fare in tema di Difesa. Il sindacato sottolinea come nessuna delle forze politiche abbia messo in chiaro che cosa intenda fare per il futuro lavorativo e organizzativo del comparto. In un brano di questa nota si legge letteralmente: “Non è tempo di facili richieste demagogiche, opportunistiche e di egoismi tant’è che proprio il settore Difesa, sia in termini di istituzione e in tema di Personale, è quello che maggiormente ha contribuito in termini di riorganizzazione e riduzione delle spese del bilancio dello Stato con il processo di spending review che con la ridefinizione del nuovo modello di difesa. In tutte queste riforme sono comunque state eluse due domande essenziali ovvero quale è e quale dovrà essere il ruolo delle Forze Armate nella società a venire e cosa si intenda per specificità del personale militare.”
E proprio per questo il Cocer ha fatto una serie di proposte concrete che comprendono argomenti importanti come il riordino delle carriere, trattamento economico del personale e l’attuazione del nuovo modello di difesa.
La nota completa è consultabile sul sito del Cocer Aeronautica e ne raccomandiamo la lettura soprattutto ai giovani che aspirano ad una carriera militare.
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