Direttori tecnici
Direttori tecnici: nuoviconcorsi.it spiega cosa sono, di cosa si occupano e come si accede al ruolo e ai vari profili professionali
È stato indetto un concorso, per titoli ed esami, per conferire 52 posti di direttore tecnico fisico nella Polizia di Stato.
Ma cosa sono i direttori tecnici? Sono quelle persone che devono svolgere lavori particolarmente qualificati per svolgere i quali è richiesta una preparazione universitaria. I direttori tecnici possono dividersi nelle seguenti categorie o ruoli:
– ingegneri
– fisici
– chimici
– biologi
– psicologi
Ognuna di queste categorie si può comporre di profili professionali vari tra cui il direttore tecnico fisico di polizia scientifica o direttore tecnico chimico, o ancora nell’ambito telematico; ma le professioni sono molte altre. Le specializzazioni sono, prevalentemente di carattere tecnologico, riguardando ambiti come l’igegneria appunto, la fisica, la chimica, la biologia ma anche la psicologia.
L’accesso al ruolo di direttori tecnici avviene solo attraverso un concorso pubblico per titoli ed esami. Tra i requisiti richiesti per poter partecipare al concorso vi è quello di non avere un’età superiore ai 32 anni; godere dei diritti politici; cittadinanza italiana; non essere mai stati espulsi da un corso di formazione la cui finalità sia stata quella di essere ammessi ad analoghi ruoli. Comunque tutti i requisiti sono riportati nel bando di concorso.
Per quanto riguarda i titoli di studio gli aspiranti devono avere la laurea specialistica quinquennale relativa alle diverse categorie professionali richieste. Dal 2004 un decreto ministeriale ha stabilito che siano equiparati i diplomi di laurea del vecchio ordinamento con le nuove lauree specialistiche.
Se il numero di domande di partecipazione supera di 50 volte gli effettivi posti a concorso è prevista una prova preliminare sotto forma di quiz a risposta multipla. Ovviamente le materie oggetto di questa prova preselettiva riguardano le materie previste per accedere ai singoli profili. La graduatoria delle prove selettive determina un numero di candidati cinque volte superiore ai posti disponibili che saranno ammessi alla prova scritta.
Le prove scritte previste sono generalmente due mentre una è la prova orale. Le prove hanno come oggetto le seguenti materie
– La prima prova scritta si basa sulla teoria dell’informazione; teoria della modulazione; teoria della codificazione; commutazione e reti; trasmissione dati.
– La seconda prova scritta prevede l’elettroacustica; trasmissione su conduttore; radiocomunicazione.
La prova orale si articola sulle materie trattate nella prova scritta a cui si aggiungono elementi di diritto pubblico e penale e norme sullo stato giuridico di coloro che appartengono ai diversi ruoli all’interno della polizia. Ovviamente ogni tipo di profilo messo a concorso ha prove scritte e orali di diverse materie.
Per accedere alla prova orale è necessario che i candidati abbiano riportato, nelle due prove scritte, una votazione media non inferiore a ventuno trentesimi; la prova orale è considerata superata se la votazione non è inferiore ai diciotto trentesimi.
Per quanto riguarda i titoli che, invece, vengono valutati ci sono titoli culturali altri rispetto a quelli richiesti dalla laurea; titoli professionali e altro.
Nominati direttori tecnici i fortunati inizieranno la frequenza al corso di formazione teorico e pratico e che dura un anno. Alla fine del corso è previsto un esame superato il quale, e ottenuta l’idoneità, i direttori tecnici vengono confermati con la qualifica di direttore tecnico principale.
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