Certo è la scoperta dell'acqua calda ma consigliamo di leggere quanto la nostra redazione ha trovato in rete. Un vero campionario di scorrettezze per truccare i concorsi pubblici
Non è certo una notizia che il sospetto sui concorsi truccati sia, in realtà, qualcosa di più di un sospetto. Pochi giorni fa abbiamo riportato il link di un post apparso sul blog di Beppe Grillo. Oggi, durante le nostre ricerche redazionali, abbiamo trovato un articolo pubblicato sulla testata online Oggi.it che tenta di spiegare cosa succede davvero durante i concorsi pubblici, o almeno durante molti di essi.
Come si “trucca un concorso”
Molte sono le fasi durante le quali non è poi così difficile che succeda qualcosa di poco chiaro. Addirittura durante la fase in cui viene indetto un concorso: succede spesso che esso venga appunto indetto quando si sa che chi vi partecipa ( chi vi deve partecipare) è in grado di soddisfare tutti i requisiti richiesti. Insomma concorsi fatti ad personam, spesso fatti proprio per un solo candidato, come succede, talvolta, per concorsi presso alcuni atenei.
Cose non proprio trasparenti avvengono anche all’interno delle commissioni d’esame in cui capita che a presiederle vi sia qualcuno non compatibile con il ruolo; o come commissioni in cui non vi sono le persone necessarie al fine di giudicare la parte tecnica di una specifica prova di concorso.
Concorsi inutili
L’articolo pubblicato su Oggi.it riporta addirittura il caso di un concorso che, più che inutile, era davvero una presa in giro. Si tratta di un concorso per 1940 posti all’INPS, fatto per “sistemare” alcuni lavoratori socialmente utili che già lavoravano presso la stessa INPS.
Prove d’esame segrete?
Anche questo è un argomento delicato. È successo che alcune di queste prove siano state divulgate su internet anche giorni prima dell’esame (come avvenuto in occasione di alcuni esami per dirigenti scolastici. Ancora più paradossale il caso di concorsi che si svolgono in sedi diverse e in cui, per inspiegabili motivi, si hanno orari diversi di inizio concorso (misteriosi ritardi) che consentono la divulgazione delle prove stesse tramite tablet e cellulari
E la segretezza degli elaborati?
Sembra un’illusione anche questa. In teoria il materiale d’esame deve essere consegnato in una busta grande che, sigillata, deve contenere una busta più piccola con il nome del candidato. Tutto dovrebbe essere anonimo e irriconoscibile. Inutile dire che pare non sia così.
Consigliamo la lettura completa dell’articolo, consultabile in rete con il titolo “Ecco come si truccano i concorsi pubblici”.
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Chiara -
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