Concorso a 365 posti di magistrato ordinario
Il Ministero di Grazia e Giustizia ha indetto un concorso, per esami, per 365 posti di magistrato ordinario
Alcuni requisiti
Ricordiamo qui alcuni dei requisiti fondamentali per poter partecipare al concorso, ricordando che, per le informazioni complete e ufficiali, è necessario prendere visione totale del bando pubblicato sia in Gazzetta Ufficiale, sia sul sito del Ministero di Grazia e Giustizia. Oltre ai requisiti di cittadinanza, condotta, e godimento dei diritti civili, può possono partecipare al concorso:
– i magistrati amministrativi e contabili
– i procuratori che non sia incorsi in sanzioni disciplinari
– docenti universitari di ruolo in materie giuridiche e in possesso di una laurea in giurisprudenza
– dipendenti pubblici dirigenti che abbiano istituito il loro rapporto di lavoro tramite concorso pubblico per partecipare al quale fosse richiesta la laurea in giurisprudenza
– coloro i quali siano abilitati alla professione forense
– chi ha svolto funzioni di magistrato onorario per almeno sei anni. Tra questi sono compresi giudici di pace, giudici onorari di tribunale, vice procuratori onorari, giudici onorari aggregati
– laureati in giurisprudenza con diploma (se non si tratta di seconda laurea) ottenuto dopo un corso di laurea non inferiore ai quattro anni e in possesso del diploma di specializzazione ottenuto presso le Scuole di Specializzazione o che abbiano un dottorato di ricerca.
Come e dove si invia la domanda di partecipazione
Anche per questo concorso la domanda di partecipazione può essere inviata solo on-line seguendo le indicazioni presenti sul sito www.giustizia.it nella sezione strumenti/concorsi e registrarsi. La domanda deve essere compilata nell’apposito form. Dopo queste due operazioni il sistema notifica l’avvenuta ricezione e manda in risposta un file in pdf chiamato “domanda di partecipazione”. Tale domanda deve essere salvata, stampata e firmata. Poi, insieme alla fotocopia di un documento di identità, tale domanda deve essere scansionata sempre in formato pdf. La procedura è da considerarsi completata se la domanda viene inviata in uno dei due modi indicati dal bando. Nella domanda vi sono circa 21 voci a cui il candidato deve rispondere; domande che vanno dai dati anagrafici, a notizie universitarie e anche la lingua straniera che sarà oggetto del colloquio della prova orale. Le lingue tra cui si può scegliere ci sono l’inglese, il francese, lo spagnolo e il tedesco. I requisiti richiesti saranno accertati e solo dopo, il Consiglio Superiore della Magistratura darà la delibera per l’ammissione al concorso.
Chi sarà escluso
Sarà escluso dalla partecipazione al concorso chi, ovviamente, non è in possesso di tutti i requisiti richiesti. Inoltre sarà escluso chi, alla data di scadenza dei termini per presentare la domanda, siano stati dichiarati non idonei già in tre concorsi precedenti. Sarà poi escluso dal concorso chi non viene ritenuto di condotta incensurabile dal Consiglio Superiore della Magistratura.
Prove del concorso
Il concorso prevede una prova scritta e una orale. La prova scritta si basa sullo svolgimento di tre elaborati con soggetto le materie di:
– diritto civile
– diritto penale
– diritto amministrativo
La prova orale ha per oggetto le seguenti materie
– diritto civile ed elementi di diritto romano
– procedura civile
– diritto penale
– procedura penale
– diritto amministrativo, costituzionale e tributario
– diritto commerciale e fallimentare
– diritto del lavoro e della previdenza sociale
– diritto comunitario
– diritto internazionale pubblico e privato
– elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario
– colloquio in lingua straniera
Le prove avranno svolgimento nella sede che sarà segnalata nel diario contenente la disciplina delle prove scritte e che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 marzo 2014 ma anche sul sito www.giustizia.it
I candidati saranno ammessi alla prova orale solo se in ciascuna delle materie delle prove scritte avranno ottenuto un punteggio di non meno di 12/20.
Al termine delle prove, i concorrenti saranno dichiarati idonei in base al totale dei punti riportati. In caso di parità valgono le disposizioni sui titoli di preferenza riportati nell’art 10 del bando di concorso.
Gli idonei saranno nominati magistrati ordinari in tirocinio nei limiti dei posti messi a concorso e anche in tempi diversi.
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