Come si diventa commissario della Polizia di Stato e quali sono le prove concorsuali per accedere a questo affascinante ma complesso mestiere. Requisiti, prove scritte e orali
Il mestiere di commissario di Polizia abbiamo imparato a conoscerlo grazie a cinema e letteratura. Ma oltre a quello che viene disegnato dalla fantasia c’è la realtà di un mestiere difficile, complesso e svolto in condizioni non sempre ottimali. Vediamo di conoscere meglio questa figura.
Come si diventa commissario
Per intraprendere il mestiere di commissario di Polizia è necessario partecipare ad un concorso per titoli ed esami. I requisiti base sono quelli di essere cittadini italiani, di godere dei diritti politici e di non avere un’età superiore ai 32 anni. Ricordiamo però che bisogna sempre prendere visione del bando completo quando viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale perché è solo lì che vengono indicati tutti i requisiti richiesti. In ogni caso coloro che vogliono partecipare al concorso e appartengono già al ruolo di agenti, assistenti o sovrintendenti con almeno tre anni di servizio non sono generalmente soggetti a limiti di età. La stessa cosa vale per chi appartiene al ruolo ispettori.
Titolo di studio
Per accedere al concorso è necessario essere in posesso di una laurea specialistica di uno dei seguenti tipi
– laurea specialistica in giurisprudenza
– laurea specialistica in scienze delle pubbliche amministrazioni
– laurea specialistica in scienze dell’economia
– laurea specialistica in teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica
– laurea specialistica in scienze economico-aziendali
– laurea specialistica in scienze della politica.
In alternativa è richiesto il possesso di una laurea magistrale tra queste
– laurea magistrale in giurisprudenza
– laurea magistrale in scienze delle pubbliche amministrazioni
– laurea magistrale in scienze dell’economia
– laurea magistrale in scienze della politica
– laurea magistrale in scienze economico-aziendali.
Prove del concorso
Intanto bisogna dire che se il numero di domande di partecipazione al concorso è di cinquanta volte superiore al numero di posti, solitamente viene fatta una prova di preselezione atta a stabilire i candidati che possono accedere alle successive prove scritte. Il test di preselezione è solitamente basato su domande a risposta multipla vertenti materie come il diritto penale, il diritto processuale, costituzionale e amministrativo. Le domande sono 200 divise per materia e grado di difficoltà. Prima delle prove scritte sono previsti gli accertamenti dei necessari requisiti psico-fisici-attitudinali. In base a esigenze organizzative, questi accertamenti potrebbero essere effettuati anche dopo le prove scritte.
La prova scritta
L’esame prevede solitamente due prove scritte della durata di otto ore. Le materie oggetto delle due prove sono il diritto costituzionale e il diritto penale. La prova scritta viene superata se il punteggio ottenuto non ha una media inferiore ai 21/30 o ai 18/30 in ciascuna delle due prove scritte.
La prova orale
la prova orale verte su materie come il diritto civile, diritto del lavoro, diritto della navigazione, medicina legale, diritto internazionale, informatica e lingua straniera. Per quanto riguarda questa ultima materia la prova orale consiste in una traduzione e in una conversazione. Per superare questa prova è necessario un punteggio di almeno 18/30.
Finalmente commissario
Coloro i quali vincono il concorso ricevono la nomina a Commissario di Polizia di Stato e devono frequentare un corso biennale alla Scuola Superiore di Polizia. Questo corso formativo prevede anche un tirocinio di carattere pratico-operativo. In questo biennio i partecipanti conseguono un Master di II livello.
Ultimi concorsi pubblici in Polizia di Stato.
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