Uno dei più antichi e gloriosi reggimenti del nostro esercito, gruppo d'elite dalla storia lunga e complessa. Entrarci significa diventare Ranger e acquisire una professionalità che unisce le specificità degli alpini a quelle dei paracadutisti
Il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti è uno dei più gloriosi e conosciuti gruppi d’elite dell’Esercito Italiano ed è costituito da personale volontario.
Nasce nel lontano 1882 con il raggruppamento di tre battaglioni originari, sostituiti in seguito dai battaglioni Pinerolo, Ivrea e Aosta. Solo quattro anni dopo, a questo nucleo originario, si aggiungerà anche il battaglione Susa.
Il Reggimento sarà tra i protagonisti di molte azioni durante la I Guerra Mondiale, negli scenari dell’Isonzo, sul Monte Adamello, sulla Croda Rossa e altri luoghi particolarmente difficili. Durante questo conflitto il numero di Battaglioni aumenta per tornare a tre alla conclusione della guerra.
Gli anni che vanno dalla I alla II Guerra Mondiale vede il Reggimento attraversare moltissime riorganizzazioni che ne cambiano la forma e le varie dipendenze. Quando scoppiò il II conflitto mondiale il Reggimento entrò a far parte della famosa Divisione Taurinense e utilizzato in particolare in Albania e Montenegro. E fu proprio qui che, nel 1943, il Reggimento venne sciolto per entrare successivamente nella Divisione Italiana Partigiana Garibaldi. La vita tumultuosa del Reggimento si interrompe nel 1946 e, nel 1975 le sue tradizioni vengono passate al Battaglone Alpini Aosta della omonima Scuola Militare.
La storia di questo Reggimento si intreccia con quella del Battaglione Alpini Monte Cervino, almeno negli anni della I Guerra Mondiale, dopo la quale verrà soppresso. Nel 1940 riprende vita come Battaglione Sciatori e partecipa alla terribile e durissima campagna di Russia.
È all’inizio degli anni ’50 che nasce il primo plotone di alpini paracadutisti, all’interno della Brigata Alpina Tridentina. Anche questo plotone incontra tumultuose trasformazioni. Si aggiunsero le Brigate Alpine Julia, Taurinense, Cadore e orobica. Il battesimo del cielo, se così possiamo chiamarlo, avvenne con gli alpini paracadutisti della Tridentina sul ghiacciaio valdostano del Ruitor. Nel 1964 nasce la Compagnia Alpini Paracadutisti che usufruisce delle competenze degli uomini dei plotoni alpini paracadutisti delle cinque Brigate nel frattempo discioltisi. Negli anni ’90 la Compagnia acquisisce il nome di Compagnia Alpini Paracadutisti Monte Cervino. E, nel 2004 questo battaglione entra nel 4° Reggimento Alpini Paracadutisti ricostituito in quell’anno.
Questo Reggimento fa parte delle Forze Operazioni Speciali ed è formato da personale che segue un addestramento di un anno per essere in grado di dar vita a operazioni di carattere improvviso con compiti di fanteria leggera. Questi alpini paracadutisti sono selezionati nei diversi reggimenti di addestramento volontari e devono superare dure prove fisiche. Se poi superano il corso di paracadutismo e il corso di qualificazione ranger accedono definitivamente a questa specialità.
Il corso di paracadutismo viene effettuato a Pisa presso il Centro di Addestramento Paracadutisti. In seguito gli aspiranti devono partecipare a un altro corso di addestramento della durata di 17 settimane a cui fa seguito il corso Ranger della durata di circa due mesi e tenuto presso il Reggimento d’assalto Col Moschin. Per finire è previsto un periodo di addestramento in montagna coordinato dal Centro Addestramento Alpino di Aosta.
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nicola -
Il paracadutismo e qualcosa di affascinante vorrei tanto poterci entrare.lo farei con tutto il cuore…aiutatemi ad entrare …e il mio sogno da sempre